Situata alle falde del monte Ingino, Gubbio offre scorci davvero suggestivi, panorami mozzafiato e in un particolare momento dell'anno un calore unico e,senza ombra di dubbio, travolgente che vi farà amare questa città e solo allora capirete di essere davvero arrivati nella città dei matti.

 

Troviamo cenni di insediamento umano nella zona a partire già dal paleolitico, resti di villaggi sono stati trovati infatti nelle periferie eugubine.

Gubbio fu fondata intorno al III secolo a.C. dagli umbri per poi passare in mano etrusca.

Intorno al 295 a.C. il paese si alleò con i romani e ne ottenne la cittadinanza nell'89 a.C.  per poi divenire dominio della Chiesa in seguito alle donazioni di Pipino il breve e Carlo Magno;nonostante questo Gubbio si costituì libero comune di fazione Ghibellina e nel XI secolo iniziò una politica espansionistica.

Nel 1151 Perugia ed altre 10 città confederate attaccarono Gubbio che, in seguito ad un potente contrattacco, ebbe la meglio sulle rivali; si dice anche grazie all'aiuto miracoloso di Sant'Ubaldo, vescovo della città che ne divenne poi Patrono.

Ma i tempi di pace e prosperità non durarono molto, nel 1263 infatti i Guelfi presero il potere; in seguito  cadde in mano al cardinale Albornoz che decise di lasciare alla città i vecchi privilegi e statuti.

Gli accordi non vennero però  mantenuti e gli abitanti  insorsero, nel 1376 instaurarono un autogoverno.

Nel 1381 il vescovo Gabrielli appoggiato dal papa si proclamò signore di Gubbio, la quale preferì consegnarsi ai Duchi di Urbino, i Montefeltro perdendo il titolo di libero comune ma ottenendo un lungo periodo di tranquillità e crescita culturale.

Nel 1860 Gubbio fu annessa al Regno d'Italia e accorpata all'Umbria. Successivamente conobbe un periodo di forti emigrazioni  a seguito della profonda crisi economica in cui il paese piombò.

Durante gli anni della seconda guerra mondiale la città fu duramente bombardata e fu sotto assedio delle truppe tedesche, che nei pressi della Chiesa di Madonna del Prato,  trucidarono 40 cittadini innocenti  in quella che fu poi battezzata Piazza 40 martiri.
 
La città di Gubbio proprio come Assisi, ha un forte attaccamento alla figura di San Francesco; qui infatti divise il suo tempo con i poveri ed i lebbrosi e  si ebbe la reale conversione del Santo.
Inoltre fu proprio a Gubbio che San Francesco incontrò il lupo, infatti nei pressi della chiesa a lui  intitolata campeggia una  statua che ricorda questo importante momento.
 
La città è una tappa importate per i pellegrini che intraprendono i sentieri francescani ; uno di questi è il famoso Cammino di Assisi che parte dall'eremo di Sant'Antonio di Montepaolo (Forlì)  e termina ad Assisi.

Dato il clima particolarmente rigido in inverno consigliamo una visita in primavera inoltrata, se riuscite non perdete mancata la  città a Maggio quando gli eugubini si preparano alla loro tradizionale Corsa dei Ceri, un evento unico nel suo genere che vi sbalordirà.

Questa festa, per quanto possa sembrare difficile da credere vista la grande affluenza di turisti, è sentita come evento particolarmente intimo della città, che non si sveglia emozionata solo il 15 Maggio con i rintocchi del campanone; la città si ferma nel tempo per tutto il mese!
 
Prestate attenzione a non farvi travolgere dalla calca e non intralciate in nessun modo la corsa dei ceri, i Ceraioli non si fermano davanti a niente e nessuno!

 

Teatro Romano

La costruzione di questo bel teatro sembra risalire al I secolo a.C.  e seppure decisamente più piccolo del Colosseo, con i suoi 112 meri di diametro risulta essere uno dei più grandi anfiteatri del mondo romano.
 
Attualmente conserva alcuni ordini di posti e arcate inferiori.
 
Da questo parco è possibile ammirare una veduta d'eccezione su Gubbio, da non perdere!
 
 

Palazzo dei Consoli

Affacciato sulla meravigliosa Piazze Grande, il palazzo dei Consoli è uno tra i più bei palazzi d'Italia il cui profilo domina il panorama eugubino! Fu realizzato su progetto di Angelo da Orvieto nel 1321 ma i lavori di costruzione richiesero quasi 200anni!
 
La facciata ovest è particolarmente suggestiva con i suoi contrafforti che sostengono l'edificio che si staglia nel cielo per circa 100 metri (dalla base alla cima del campanile)!
 
Al centro una bellissima scala a ventaglio conduce al portale; al suo interno, nella sala maggiore con volta a botte è ubicato il Museo Comunale.
 

Il Duomo

Il duomo, costruito su una precedente chiesa romanica risale al XIII e XIV secolo e presenta una facciata piuttosto semplice ma la fatica della salita che vi condurrà fin qui sarà ripagata dalla bellezza dell'edifico nei suoi interni.
 
Si nota immediatamente il bellissimo soffitto a volta a botte, i cui archi curvi stanno a rappresentare mani giunte in preghiera.
 
La Chiesa conserva al suo interno numerosi affreschi e dipinti dovuti a grandi artisti eugubini e non; tra i molti citiamo L'adorazione dei Pastori di Eusebio di San Giorgio (allievo del celebre Pinturicchio) ed un bellissimo dipinto di Sant'Ubaldo realizzato da Benedetto Nucci.
 
Sotto l'altare Maggiore, un vecchio sarcofago romano,  sono conservate le spoglie dei Santi Giacomo e Mariano, a cui il duomo è intitolato.
 
Nel presbiterio è presente un superbo coro, datato 1549.
 

Palazzo Ducale

Proprio di fronte al Duomo troverete questo imponente Palazzo, costruito nel 1470 sui resti del palazzo comunale di Federico di Montefeltro.Gli scavi effettuati hanno rivelato la presenza di almeno 4 edifici precedenti sullo stesso sito.
 
Osservate gli interessanti giochi di prospettiva che offre l'atrio del palazzo e poi proseguite la visita all'interno.
 
Benchè molte sale siano rimaste completamente vuote potrete ammirare le bellissime finestre e porte in pietra scolpite, i maestosi caminetti e i pavimenti in terracotta. Il grande salone centrale offre vedute splendide su palazzo dei consoli!
 

Parco Ranghiasci

Se le aspre salite eugubine vi hanno fatto sentire la necessità di un piccolo momento di riposo allora questo è il posto che fa per voi!
Godetevi una bella  passeggiata tra tigli, ciliegi e castagni nel cuore di Gubbio!
 
La basilica di Sant'UbaldoLa cima del monte Ingino e la basilica di Sant'Ubaldo sono raggiungibili in vari modi; seguendo il percorso pedonale dal duomo, in macchina oppure con la comoda e suggestiva funicolare: un modo del tutto particolare di percorrere l'ascesa al monte!
 
Regala panorami suggestivi e viste incantevoli ma, avvertiamo chi soffre di vertigini, il passo claudicante della gabbiovia (aperta su ogni lato) provocherà sussulti che difficilmente scorderete!A 5 minuti dalla stazione di arrivo troverete la Basilica, edificata nel XIII secolo e ristrutturata nella prima metà del '500, che accoglie le spoglie del Santo Patrono e i famosissimi ceri, che sono qui conservati fino all'annuale discesa in città prima dell'inizio della sentita Festa.
 
E' proprio questa l'ultima tappa della corsa.
 

La Festa dei Ceri

Ovviamente non si può parlare di Gubbio tralasciando questa pittoresca festa!Ne abbiamo già accennato in precedenza ma, in cosa consiste dunque?I ceri sono 3 manufatti di legno alti circa 4 metri dal peso di circa 300 kg, coronati dalle statue di Sant'Ubaldo, San Giorgio e Sant' Antonio e vengono adagiati su delle "barelle " a forma di H.Le celebrazioni sono molte nella giornata che inizia prestissimo, quando alle 5.30 del mattino i tamburini percorrono le vie del centro per dare la sveglia a Capitani e Capodieci.
 
Proprio questi ultimi guideranno i ceraioli nell'alzata che si tiene in tarda mattinata in una Piazza Grande gremita al massimo; compiuti 3 giri completi nella piazza (4 per il cero di Sant'Ubaldo) si disperderanno per le vie della città per poi essere lasciati e ripresi per la corsa del pomeriggio.
 
 
Intorno alle 18.00 inizia la vera e propria Corsa; i ceraioli sfrecciano per le vie del centro, cercando di non far cadere il cero e dopo 3 tappe raggiungono la tratta degli stradoni  (interamente in salita ) e arrivano alla Basilica del santo Patrono.
 
 
L'ordine di arrivo è prestabilito e non può essere alterato: il Cero di Sant'Ubaldo sarà il primo a raggiungere la basilica e  ai ceraioli il compito di chiudere le porte prima dell'arrivo di San Giorgio e Sant'Antonio!Spettacolare anche il momento dell'arrivo: non perdete l'abbassata dei ceri in piena corsa, da brividi!
 
 
Una piccola curiosità:nella città dei matti è possibile ottenere la rinomata patente da matto!Quella originale è rilasciata dall'associazione Maggio Eugubino  su richiesta di un abitante del luogo che versa un contributo indicando il nome del nuovo pazzo.
 
Per avere una copia invece  basta recarsi in via dei Consoli, nel largo del Bargello e fare 3 giri intorno all'omonima fontana; al termine dell'ultimo giro si deve essere battezzati con uno spruzzo dell'acqua della fonte, ed il gioco è fatto!Recatevi nei negozi limitrofi ed acquistatela!Un bel souvenir!



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